giovedì, gennaio 29, 2015

Del benessere


Keith Richards

Anni di droghe, alcool, sesso sfrenato e di dieta certamente non conforme alla piramide nutrizionale consigliata dall'OMS ne hanno fatto un uomo emaciato, con il viso come una ragnatela, le dita, seppur magiche sullo strumento, rattrappite dall'artrosi e con le analisi mediche - secondo sua stessa dichiarazione- di un morto vivente.
Tutto questo non gli ha però impedito di diventare un'icona di stile, un uomo di discreto fascino,  nonché di diventare testimonial per Louis Vuitton.

Kurt Cobain

Malato di depressione, sporco, arruffato, coi capelli a spinacio lesso sugli occhi, morto sparandosi una fucilata in faccia, è a tutt'oggi un sex symbol per migliaia di ragazze e, detto tra noi, se lo incontrassi adesso per strada pure io me lo farei.

Kate Moss

Pallida, magrissima, tossicodipendente. Non proprio l'emblema della sana fanciulla rubizza. Ha sfilato e posato per le maggiori case di moda ed è una delle modelle più pagate e famose di tutti i tempi.

Amanda Lear

Mascolina, spigolosa, androgina. Nessuno, o quasi, negli anni 70 osava dire fosse "una bellezza". E' stata la musa ispiratrice di uno dei pittori più importanti dell'arte contemporanea, Salvador Dalì.

Tess Holliday, aka Tess Munster

Grassa, grande, tanta, piena di cellulite. Un viso oggettivamente meraviglioso. E' la prima donna della sua taglia a ottenere un contratto come modella per un'agenzia di moda internazionale.
Eppure, solo a lei, tra le centinaia di sex symbol, modelli, attori, musicisti assurti a icona nonostante gli evidentissimi conflitti con il proprio corpo, si muove la critica di non promuovere un modello sano.
Le si impedisce di poter essere un'indossatrice e una fotomodella, di mostrare il proprio corpo, perché scandaloso, diseducativo, non conforme alle regole della buona vita e della buona salute.

Hai voglia a spiegare l'arte, hai voglia a dire che le donne di Avignone dipinte da Picasso risultavano un obbrobrio agli occhi dei loro primi visitatori, hai voglia a dire che la bellezza e la salute di un corpo sono faccende complesse e personali, che gli standard e i canoni estetici vanno al di là di qualsiasi convenzione, tabella e prescrizione medica; hai voglia a suggerire la lotta, l'orgoglio, le sfide e l'amore infinito che devono stare dietro a ogni foto di questa modella così tanta, e hai voglia a raccontare che i commenti sulla non ortodossia nel volerla mettere sotto contratto raggiungano la stregua delle più inutili chiacchiere da bar.

Hai voglia a dire che anche con 100 e passa chili addosso si possa essere fiere, felici, in salute, realizzate e libere di esporsi ed esprimersi come meglio si crede e, soprattutto, amate. Dagli altri, ma soprattutto da se stesse.
Hai voglia?
Io mica tanta, non più. Io più che spiegarlo, preferisco dimostrarlo ogni giorno della mia vita. E Tess mi ispira, e mi aiuta in questo. Sì, anche a stare bene. A capire che è giusto prendermi cura di me stessa a prescindere dal mio peso e dalla mia taglia.
Che l'unica persona che deve rendere conto a se stessa, sei proprio tu.
E che il bikini potrebbe stare bene anche a me!







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